Ipsos: ecco il vero partito vincitore delle elezioni
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ipsos: ecco il vero partito vincitore delle elezioni

Alessio Di Giulio

Per il direttore scientifico dell’Ipsos il vero “partito” vincitore delle elezioni sarà uno solo, ecco i motivi.

“La campagna elettorale sui social serve solo ad accendere la passione dei propri elettori. I leader parlando alla loro bolla e provano a mobilitarla. Difficile spingersi oltre – potrebbe esserci un forte flusso di elettori tra partiti della stessa area”, questo il commento completo di Enzo Risso, direttore scientifico dell’Ipsos.

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Chi resta a casa per protesta, chi perché, d’altra parte, non ha scelta. “L’astensione si fa e si subisce” dettaglia ancora Enzo Risso.

Urne piene?

Le impressioni di Enzo Risso rispetto a questa importante giornata di votazioni, raccolte in una breve intervista capace di sintetizzare a pieno il pensiero del direttore scientifico di Ipsos.

Saranno urne piene? Risso è convinto che il partito dell’astensione sia cresciuto. Ma per averne completa conferma, bisogna attendere i dati ufficiali.

Perché le file del non-voto si ingrossano? A questa domanda Risso pensa che la causa sia da imputare a diverse ragioni. In questo scenario specifico, esiste una quota di elettori che, secondo l’esperto, non ha compreso del tutto fino in fondo il motivo della caduta del governo Draghi.

La campagna su TikTok

Alla caduta del governo Draghi, è seguita una campagna lampo, in piena estate, e una rincorsa su TikTok.

Serve a qualcosa?

“La campagna online serve solo ad accendere la passione dei propri elettori. I leader parlano alla loro bolla e provano a mobilitarla. Difficile spingersi oltre”, dice Risso.

Alessio Di Giulio

Cosa spinge gli elettori a stare a casa?

“Ci sono diversi tipi di astensione. Una è fisiologica, anzi fisica. Ci sono circa 2 milioni di italiani anziani o con difficoltà motorie che non riescono a recarsi all’urna”.

A cui si aggiungono i fuori-sede.

“Tra i 4 e i 5 milioni. Elettori che vivono a più di 150-200 chilometri di distanza dal comune di residenza e faticano a tornare”.

“Alle prime elezioni politiche nel 1948 gli astenuti erano il 7,8%. L’ondata antipolitica seguita a Tangentopoli ha dato il la. Dal 2013, un’ascesa inesorabile. Fino all’ultimo picco, nel 2018, con il 27,1% di astenuti”.

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ultimo aggiornamento: 25 Settembre 2022 14:29

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